Arte, natura, storia ed enogastronomia: cosa fare e cosa vedere a Spello

Spello, città d'arte e dei fiori nel cuore dell'Umbria, sorge ai piedi del Monte Subasio, a pochi chilometri da Assisi, in provincia di Perugia.

Immerso nella storia e nella natura, il comune di Spello offre panorami mozzafiato e itinerari turistici da non perdere.

Dalle Torri di Properzio alla Porta Consolare, passando per la Chiesa di San Claudio, il Palazzo Comunale e Villa Fidelia: un viaggio lungo cinque epoche storiche - come, ad esempio, quella romana e quella medioevale - attraverso capolavori artistici ed architettonici.

Questo comune umbro è anche animato da radicate tradizioni e numerosi festival e rassegne annuali.

Un evento storico, noto in Italia e all'estero, sono le Infiorate di Spello. Per l'occasione, le vie e le piazze della città si colorano di quadri e tappeti floreali, in omaggio alla processione del Corpus Domini, per un mix unico di colori e profumi.

Nei giorni che precedono il Corpus Domini - si legge sul sito prospello.it - si assiste ad una vera e propria mobilitazione generale di nutrite squadre di Infioratori, i quali si disperdono lungo i pendii del Subasio, per i campi e le piane delle verdi vallate umbre. Durante la raccolta dei fiori, i cittadini di Spello trascorrono lunghe serate nei freschi pianterreni, intenti a separare i petali in base ai vari colori o a tritare finemente le erbe profumate”.

Altri appuntamenti annuali sono il Premio nazionale Pro Spello, dedicato alle personalità che si sono affermate in diversi settori, dalla ricerca allo sport, la festa romana Hispellvm, che rievoca spettacoli e riti del passato, ma anche la Via Crucis lungo il centro storico.

Un affascinante comune dove non mancano le manifestazioni dedicate all'enogastronomia...

Se già è praticamente impossibile rimanere delusi dai ristoranti tipici locali, durante l'anno ci sono anche eventi e kermesse dedicate ai prodotti del luogo. Ne è un esempio la festa dell'olivo e della bruschetta - che da tempo ha superato la 50esima edizione - durante la quale è possibile assaggiare i prodotti del territorio, in particolare l'olio.

Un'altra meta originale nel cuore di Spello è il microbirrificio “Etico” DieciNove, dove si possono degustare le birre caratterizzate dall'utilizzo dei cosiddetti 'frutti dimenticati' e dalla rifermentazione in bottiglia.

Dai fiori di sambuco alla carruba, senza dimenticare l'abbinamento 'miele&fichi', gli ingredienti impiegati da DieciNove conferiscono un sapore particolare, fresco e nuovo alle sue birre artigianali.

“Il nostro birrificio - ha raccontato a Losapevateche Luca Faggiano, responsabile relazioni esterne di 'DieciNove' - nasce da una passione comune: la birra. Nel 2012 abbiamo iniziato a creare il progetto, per vederlo poi realizzato nel 2014”.

“Una delle curiosità delle nostre birre è il loro gusto che noi definiamo in 'evoluzione'. Utilizzando prodotti caratteristici, come bacche di biancospino, carcadè e lamponi, abbiamo dei profumi, degli aromi e dei sapori che mutano nel tempo, a seconda della maturazione e della stagionalità del prodotto”.

“Il nome DieciNove - ha spiegato Faggiano - racconta le nostre origini. Si tratta del soprannome di un brigante, realmente vissuto nella prima metà dell'800, conosciuto per il suo modo di perseguire gli obiettivi e portarli a termine anche con mezzi non proprio convenzionali. Venne soprannominato DieciNove perché perse un dito di una mano e quindi rimase con 19 dita complessive mani e piedi”.