Una grande muraglia non per dividere ma per attenuare gli effetti del cambiamento climatico ed aiutare migliaia di abitanti. Un muro fatto di alberi - che attraverserà il deserto del Sahara, passando per oltre dieci Paesi africani - così da rafforzare gli ecosistemi regionali, nel tentativo di agevolare il lavoro degli agricoltori locali.
La “Grande Muraglia Verde” - che sarà lunga 8mila chilometri e larga 15 - è un progetto avviato nel 2007 e la cui realizzazione richiederà ancora qualche anno e in totale circa otto miliardi di dollari.
Il Paese che per il momento è andato maggiormente avanti con la sua costruzione è il Senegal, dove gli abitanti hanno accolto con entusiasmo l'iniziativa.
“Quando non c'erano alberi - ha spiegato alla Bbc Absaman Moudouba, capo di un villaggio locale - il vento alzava ed erodeva il terreno. Adesso invece è più protetto, le foglie servono come fertilizzanti e il fogliame aumenta l'umidità. Non è più necessario annaffiare tanto”.
Per il progetto si stanno piantando acacie, resistenti anche ad un clima particolarmente arido. “Prima non avevamo un lavoro - ha raccontato Amelie, impegnata nel piantare gli alberi - mentre adesso sì. E' positivo per l'economia”.
Lo sapevate che quello che oggi è uno tra i più grandi deserti del mondo un tempo, in realtà, non era una regione così arida? Anzi, non mancavano prati e boschi e anche le precipitazioni non erano un problema.
Si tratta di un periodo che risale a circa 5-10mila anni fa, conosciuto come il “Sahara verde” o “Sahara umido”.