A Roma l’artigianato diventa 2.0 con ‘Merry Handmade’

Quando l’artigianato incontra il 2.0, l’immaginazione si trasforma e diventa ‘fatta a mano’. Colori, forme e materiali - nuovi o reinventati - si uniscono per “Merry Handmade Roma”, dove la parola d’ordine è: creatività!

Creatività che si trova nel mercatino, nella mostra, nei workshop e durante gli incontri formativi.

 

Un evento natalizio giunto quest’anno alla sua seconda edizione, una due giorni (il 3 e il 4 dicembre) dedicata all’artigianato e al ‘fai da te’, ma non solo. E’ possibile trovare, infatti, anche l’innovazione e una progettualità del tutto nuove.

 

“L’idea del Merry Handmade è nata l’anno scorso - ha raccontato a ‘Losapevateche’ Ornella Sprizzi, tra le quattro organizzatrici di Merry Handmade a Roma - partendo da un’iniziativa di ‘A little market Italia’, una piattaforma che raccoglie gli artigiani che hanno progetti handmade, che l’anno scorso ha lanciato l’iniziativa del Merry Handmade: organizzare questo evento in diverse città italiane coinvolgendo proprio la community”.

 

“Quindi - ha aggiunto - noi abbiamo risposto da Roma realizzando la prima edizione. Fin dall’anno scorso ci piaceva che il Merry Handmade non fosse solo un market e lo abbiamo già arricchito con altri contenuti”.

 

“Market, workshop, inspiration”, così potrebbe essere sintetizzato l’evento del 2016 che ha visto protagonisti diversi artigiani e creativi selezionati accuratamente.

Tutto questo senza dimenticare i social, perché, ha precisato l'organizzatrice, “oggi, anche riscoprendo attività di artigianato e di 'fatto a mano' e tornando a lavorare su progetti piccoli, non si può più prescindere da un certo tipo di comunicazione”. Una sorta di handmade “proiettato nel futuro”, “una versione 2.0”, con cui presentare “non solo il progetto, ma anche la persona che c’è dietro”.

 

“Anche noi siamo artigiane - ha spiegato l’organizzatrice - ognuna con il suo progetto”.

Una curiosità su di loro? Sono quattro giovani donne, tutte e quattro mamme e con 9 figli in quattro, ma che riescono comunque a ritagliarsi del tempo per portare avanti le loro iniziative e coltivare le reciproche passioni. Oltre a Sprizzi ci sono Marianna Giulianelli, Sara Marroni e Manuela Tamburelli (i loro rispettivi progetti sono: 'Mammamatta', 'I Baccelli', 'Sarailovemint' e 'Pasticcidicarta').

 

Per la seconda edizione è cambiata la location: “Ci piace riproporre ogni volta un posto diverso e andare a pescare qualcosa da quel luogo”. Per questa occasione è stata scelta Via del Mandrione, raccontata in passato da Pier Paolo Pasolini.

Un modo anche per “non utilizzare spazi già percorsi, già battuti da altri. Ci piaceva trovare qualcosa di nuovo”, ha concluso Sprizzi.