Niente attività fisica dopo le 17 e cene leggere: i consigli per dormire bene

“Il sonno è un bisogno fisiologico che va soddisfatto, è una funzione vitale altamente conservata in tutte le specie viventi”. Parola di Federica Provini, neurologa dell’Università di Bologna e Segretaria dell'Associazione italiana medicina del sonno.

“C'è un tempo per dormire - ha precisato Provini, intervistata da 'Losapevateche' - e c'è una durata del sonno: noi dormiamo di notte e abbiamo un bisogno di sonno specifico, ognuno di noi ha il suo fabbisogno di sonno, mediamente sono otto ore, ma c'è anche chi ha bisogno di 9-10 ore per stare bene”.

Il sonno è “fondamentale per mantenere i processi della vita” e “ognuno di noi ha una sua durata, dipende dai geni, dalla famiglia e dal momento della vita”.

Qual è il disturbo del sonno più comune?

“E' l'insonnia. Ma - ha aggiunto l'esperta - è ora di smettere di guardare la notte ed il giorno come due cose separate. Viviamo le 24 ore: come si vive la giornata si vive poi la notte e viceversa”.

E' fondamentale valutare come sia possibile migliorare il proprio stile di vita, facendo anche autocritica. Nonostante sia difficile, ha ricordato la Segretaria dell'Associazione italiana medicina del sonno, “bisogna rallentare, mettere dei limiti, prendersi del tempo per sé e trovare il modo per rilassarsi”.

Inoltre, “se si hanno difficoltà con il sonno, prima se ne parla con il proprio medico e meglio è. La prima terapia riconosciuta in tutto il mondo ora per l'insonnia è quella cognitivo-comportamentale, cioè prendere coscienza del problema e attuare comportamenti igienici che aiutano a controllare la situazione”.

In seguito, eventualmente, “i farmaci usati bene e prescritti dai medici servono, ma la soluzione è in un percorso che il paziente deve fare”.

Con le nuove tecnologie e l'uso quasi costante di cellulare e computer è cambiata la qualità del sonno?

“E' un disastro, ci sono allarmi sui giornali scientifici già da un po'. Siamo passati dall'inquinamento acustico a quello luminoso, siamo un pianeta troppo lucente e la luce riduce la secrezione di melatonina, che è l'ormone del buio, secreto durante il sonno”.

ATTENZIONE: Non bisogna tenere il cellulare a portata di mano quando si va a dormire, “va lasciato fuori dalla camera da letto”, il sonno ha bisogno "della sua continuità”, ha ribadito Provini, ricordando che, proprio nel 2017, il Nobel per la Medicina è stato assegnato ai tre esperti che hanno scoperto la regolazione dei ritmi circadiani nell'uomo.

Alcuni consigli per dormire bene?

-Mangiare leggero a cena;

-Non fare attività fisica prima di andare a dormire. “L'attività fisica regolare va benissimo, ma nelle ore diurne, non oltre le 17. Non vale la regola 'mi stanco da morire così poi dormo come un sasso'”;

-L'alcol “è il primo ipnoinducente che tutto il mondo usa. Tuttavia, è deleterio per il sonno: ci si addormenta subito, ma ci si sveglia più volte”;

-Evitare di stare troppo a letto. “Non vale l'idea 'ho dormito malissimo stanotte e recupero la mattina'. Si recupera nei giorni dopo”;

-La stanza deve essere un luogo piacevole;

-Bisogna essere rilassati, avere un atteggiamento positivo, togliere l'ansia legata al sonno;

-Associare stimoli positivi a momenti impegnativi può essere utile, ognuno deve trovare quello che fa per sé. Ovviamente, se ci si sveglia di notte, “non bisogna attivarsi (c'è chi si alza e si mette a stirare o guarda un thriller)”;

-E ricordate: anche chi è un buon 'dormitore' deve preservare il sonno.