Credits: Matteo Cerreia Vioglio

Dal corteo storico alla battaglia delle arance: la magia del Carnevale di Ivrea

La spettacolare battaglia delle arance così come il Corteo Storico sono solo alcuni degli appuntamenti del Carnevale di Ivrea, un evento dove tradizione e leggenda danno vita ad una grande festa civica popolare, con cui la comunità locale celebra la propria capacità di autodeterminazione.

Per l'edizione 2017 si comincia il 6 gennaio, giorno in cui si terrà la tradizionale prima uscita di Pifferi e Tamburi.

Famoso in tutto il mondo per la sua battaglia delle arance - che, come da tradizione, dura tre giorni e si tiene nelle principali piazze della città - il Carnevale di Ivrea si distingue per il suo complesso cerimoniale, che attinge a diverse epoche storiche: dalle sommosse popolari medievali all’epoca napoleonica, dal Settecento fino ai moti del Risorgimento.

E' proprio nel periodo risorgimentale che nasce il personaggio della Vezzosa Mugnaia, simbolo di libertà ed eroina della festa che, accompagnata dal Generale di origine napoleonica, è la protagonista femminile di questo carnevale.

Come ricorda la 'Fondazione dello Storico Carnevale di Ivrea', lo spirito dell'evento vive proprio “nella rievocazione di un episodio di liberazione dalla tirannide: un barone (storicamente riconosciuto nel Marchese di Monferrato) che affamava la città venne scacciato grazie alla ribellione di Violetta, la figlia di un mugnaio che non volle sottostare allo ius primae noctis e che, uccidendolo, accese la rivolta popolare”.

“La celeberrima battaglia delle arance - sottolinea la Fondazione - rievoca proprio questa rivolta: il popolo è rappresentato da squadre di aranceri a piedi che combattono, sprovvisti di qualsiasi protezione, contro i soldati del tiranno posti su carri trainati da cavalli che indossano protezioni e maschere che ricordano le antiche armature. Tirare le arance ha dunque una valenza simbolica ma è pura goliardia”.

Durante i tre giorni, una speciale commissione osserva l'andamento della battaglia e assegna un premio alle squadre, sia a piedi sia ai carri da getto, che, per ardore, tecnica e lealtà, si sono maggiormente distinte.

A partire dal Giovedì Grasso, cittadini e i visitatori scendono in strada indossando il Berretto Frigio, un cappello rosso a forma di calza che rappresenta l’adesione ideale alla rivolta e quindi l’aspirazione alla libertà.

Il clou della manifestazione prende il via il 25 febbraio con la presentazione della Vezzosa Mugnaia e la marcia del Corteo Storico. La domenica inizia la battaglia delle arance (alla quale può iscriversi chiunque, entrando a fare parte di una squadra, a piedi o su carro da getto) e la sera si svolgono lo spettacolo pirotecnico sul Lungo Dora e il veglione in onore della Mugnaia.

N. B.

Anche se ha origini e radici più antiche, è consuetudine datare l’origine del Carnevale di Ivrea al 1808, anno in cui inizia la verbalizzazione scritta delle cerimonie.

Gli spettatori che lo Storico Carnevale di Ivrea attira ogni anno sono circa 100mila. Mentre i quintali di arance utilizzate durante la battaglia sono 900!

L'evento gastronomico che chiude il carnevale eporediese, in concomitanza con il primo giorno di Quaresima, è la Polenta e Merluzzo.

Nel 1800 le arance venivano usate come segno di omaggio e lanciate dai balconi della città, garbatamente prima e con più accanimento poi, durante il Corso di Gala. A questa consuetudine si fa risalire l’origine della battaglia delle arance, scesa successivamente nelle piazze.

©Photo: Storico Carnevale di Ivrea