L’australiano che ha rischiato di essere arrestato per colpa di un ragno

Le urla incessanti di una donna, il rumore di oggetti lanciati a terra e la frase “ti ucciderò, muori!” hanno convinto alcuni abitanti di Sydney, in Australia, a chiamare la polizia per denunciare un caso di violenza domestica.

I fatti risalgono al novembre del 2015. Dopo la telefonata, alle due di notte diversi agenti si sono presentati a casa del 'presunto aggressore/assassino'.

Quando l'uomo ha aperto la porta, si legge sulla pagina Facebook della polizia locale, era senza fiato e arrossato.

Dove si trova sua moglie?”, ha chiesto un agente.

“Non ho una moglie”, ha risposto l'uomo.

Dove si trova la sua fidanzata?”, ha chiesto ancora il poliziotto.

“Non sono fidanzato”, ha controbattuto l'uomo.

A quel punto le autorità gli hanno spiegato che alcuni vicini avevano segnalato urla e minacce di morte, insieme al rumore di alcuni oggetti finiti a terra. “Avanti - ha incalzato nuovamente il poliziotto – cosa le ha fatto?”.

Era un ragno. Un ragno enorme”, ha spiegato imbarazzato l'uomo.

“E le urla di donna?”... “Sì, scusate, sono stato io. Odio veramente i ragni”.

In realtà, l'”anti-spiderman” aveva corso per casa con una bomboletta di insetticida a caccia del ragno. Alla fine i poliziotti hanno perlustrato l'abitazione, senza trovare nulla, eccetto il corpo del 'povero' aracnide.

In passato anche un altro australiano si è trovato alle prese con un ragno, ma è stato molto meno fortunato del suo connazionale.