Scappata dal suo rapitore grazie ad un sms

“Ehi mamma sono Lizzie”. Inizia così l'sms che la giovane Elizabeth Shoaf ha inviato a sua madre per spiegarle dove si trovasse il bunker nel quale l'aveva portata il suo sequestratore, consentendo quindi alla polizia di risalire al luogo da dove era stato mandato il messaggio.

Nel 2006, quando aveva 14 anni, la ragazza è stata rapita e portata in un nascondiglio scavato in mezzo al bosco, non molto distante da dove viveva la ragazza.

Lo stesso sceriffo dell'epoca raccontò che si era trattato di uno dei casi più strani della contea di Kershaw, in Carolina del Sud.

La giovane è riuscita a mandare l'sms mentre il suo rapitore stava dormendo e quando l'uomo si è svegliato gli ha semplicemente detto che stava giocando con il suo cellulare. All'interno del nascondiglio dove era stata richiusa la ragazza le autorità hanno trovato anche del cibo ed alcuni vestiti.

La piccola Elizabeth non aveva tentato di scappare perché l'uomo – poi fermato dalla polizia – le aveva detto che aveva nascosto delle trappole esplosive.

Mentre tornava da scuola, il rapitore era riuscito ad adescare la giovane e a costringerla ad andare con lui spacciandosi per un agente. Ma dopo dieci giorni, per fortuna, l'incubo della 14enne è finito, grazie al suo coraggio.