‘Sogno e Avventura. 80 anni di principesse nell’animazione Disney’ in mostra a Milano

Nel 1937 usciva nelle sale cinematografiche “Biancaneve e i Sette Nani”... 80 anni dopo WOW Spazio Fumetto - Museo del fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine animata di Milano ha organizzato una mostra interamente dedicata alle Principesse Disney.

Da Biancaneve a Cenerentola, da Aurora a Belle, da Ariel a Jasmine, passando per Mulan, Pocahontas, Rapunzel, Tiana, Merida e la regina Elsa, “Sogno e Avventura. 80 anni di principesse nell’animazione Disney” ricorda decine di beniamine di questo mondo fantastico con disegni originali, manifesti cinematografici e gigantografie.

Fino al 25 febbraio 2018

In esposizione anche spartiti di colonne sonore, fumetti e libri d'epoca, che aiuteranno a scoprire come nasce un film d'animazione, mostrando l'evoluzione delle tecniche dagli anni '30 ad oggi.

“Dopo essersi affermato come uno dei maggiori produttori di cortometraggi d’animazione - si legge sul sito del museo - grazie anche alla straordinaria invenzione di Topolino, Walt Disney decise di provare a realizzare qualcosa di mai tentato fino ad allora: un intero film completamente animato ispirato a una delle fiabe più popolari, Biancaneve. Il progetto, sviluppato fin dal 1934, diventò sempre più complesso e costoso. Gli animatori si trovarono per la prima volta a lavorare su complesse figure umane disegnate con uno stile realistico con continui cambiamenti alla storia e revisioni da parte di Disney in persona”.

“Battezzato 'la follia di Disney' per il costo e lo sforzo produttivo, quando il film uscì nelle sale ottenne uno straordinario successo di pubblico e critica grazie alla perfetta commistione di umorismo, musica, romanticismo, avventura e perfino un pizzico di paura”.

Dopo il successo di Biancaneve il pubblico “richiese a gran voce un seguito, ma Disney preferì tentare nuove produzioni altrettanto innovative, come 'Pinocchio' e 'Fantasia'. Per qualche anno, complice la Seconda Guerra Mondiale, il filone delle fiabe venne abbandonato per riprendere nel 1950 con 'Cenerentola' e continuare con altri grandi successi”.