Chi la fa l’aspetti

Non rubare... E nemmeno 'prendere in prestito' senza prima chiedere!

Al di là della propria religione, tutti dovrebbero seguire il settimo comandamento. Si tratta di una direttiva che potrebbe tornare utile, anche sul posto di lavoro.

A volte, ad esempio, non basta scrivere il nostro nome su vaschette, lattine o confezioni di panini lasciati nel frigorifero a lavoro per evitare che qualche collega 'assaggi' la pietanza o beva 'solo un sorsino' dalle nostre bottiglie.

Ma - come si suol dire 'chi è causa del suo mal...' - in Australia una donna è riuscita a farla pagare a chi da giorni usufruiva del suo latte per il caffè. Come? Attaccando sulla bottiglia un bigliettino con scritto: “Sorpresa! Hai bevuto il latte del mio seno. Mi auguro ti sia piaciuto!”.

Nel messaggio, la donna ha poi voluto precisare, con tanto di smile: “E' biologico! Quindi non ti preoccupare!”.

Chissà se dentro la bottiglia ci fosse effettivamente del latte materno, ma una cosa è pressoché sicura... Al collega 'ladruncolo' sarà passata la voglia di assaggiare cibi o bevande altrui!