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Intervista a Chef Rubio: ‘Per essere un bravo chef devi essere un brav’uomo’

E' tra gli chef più amati dagli italiani, tanto carismatico quanto anticonformista, protagonista di programmi televisivi di successo come “Unti e bisunti”, sempre in prima linea per promuovere una cucina senza barriere: Chef Rubio.

Determinato e poliedrico, dal 30 ottobre, alle 21:30, Gabriele Rubini torna su DMAX con “E' uno sporco lavoro”. Un tour in tutta Italia durante il quale lo chef sarà alle prese con lavori faticosi ed estremi, entrando in contatto con persone che “nei momenti bui si sono dovute reinventare” e che, come ha raccontato a 'Losapevateche', affrontano lavori difficili e pesanti sempre con “entusiasmo e voglia di non mollare”.

Mostrare quanto siano umili, difficili e faticose alcune giornate per tante persone che vivono nell'ombra - ha aggiunto - potrebbe magari sollecitare qualche giovane a fare questi mestieri”.

Chef Rubio, dal rugby alla cucina

Chef Rubio ha alle spalle un passato da rugbista professionista, ma ha sottolineato come il mondo dello sport non escluda quello della cucina o quello dello spettacolo.

“Non c'è nessun nesso che escluda l'altro”, ha ribadito, ricordando poi che “la cucina è sostanza, nutrizione”, senza dimenticare “una parte emozionale. Per essere un bravo chef devi sapere essere un brav'uomo o una brava donna, questo è alla base di qualsiasi tipo di lavoro e di percorso. Non credo ci debba essere una classifica a giudicare quello che una persona fa con amore”.

Amore e passione per quello che si fa sono anche alla base delle sue scelte, tanto che la sua unica ambizione, ha precisato, è “fare sempre qualcosa che mi piaccia, in cucina come in giro. Non mi interessano le stelle. L'importante è essere sereni con se stessi”.

Avrà mai un suo ristorante? “Mai dire mai, ma non credo che lo avrò. È semplicemente un luogo che ti risucchia e ti impedisce di fare quello che vuoi. A meno che non sia quello il tuo obiettivo”.

Il suo piatto preferito? “Ho mangiato di tutto, mi manca solo l'uomo - ha scherzato - Qualsiasi cosa abbia mangiato mi ha lasciato sicuramente qualcosa. Adesso mi piacciono molto cose più leggere e profumate, dalle erbe spontanee alle zuppe, l'Oriente è molto interessante sotto questo punto vista”.

...Dalla cucina all'impegno nel sociale

Oltre ad avere lanciato il progetto “Cucina in tutti i sensi”, edizione web di video-ricette inclusive rivolte a tutti, tradotte in lingua dei segni italiana e accessibili anche ai ciechi, Chef Rubio partecipa da sempre anche a diverse iniziative umanitarie, ne è un esempio #Fuoriclasse.

Dal 5 all’8 novembre lo chef partirà per l’Africa per collaborare con ActionAid per le adozioni a distanza.

Una maratona di 72 ore per mostrare, spesso in diretta web, la realtà dell’infanzia in Zimbabwe e in Cambogia. “Un modo - come ha spiegato lui stesso - per fare vedere più da vicino quello che si va a supportare”.