Credits:Fermo immagine tratto dal video "Nestlé e il cioccolato Ruby" [https://bit.ly/2Qa00wv]

Il cioccolato di “IV generazione” diventa rosa

Un cioccolato di "quarta generazione", dall'aroma intenso, che richiama i frutti di bosco, ma un colore singolare, né nero né bianco, bensì rosa. A lanciarlo è la Nestlé, precisando che è prodotto con con fave di cacao "Ruby", provenienti da diverse parti del mondo, tra cui Ecuador e Brasile, e che il suo processo produttivo esclude l'utilizzo di coloranti.

Il suo gusto "unico", si legge in un video diffuso dalla società svizzera, unisce "una dolcezza fresca a note aspre e intense".

Il cioccolato rosa non si distingue solo per il suo colore...

"È per questo che il cioccolato prodotto con fave 'Ruby' permette a tutti la possibilità di un'esperienza gustativa del cioccolato unica e completamente diversa".

Questo particolare cioccolato è frutto di un "processo produttivo che esclude l'uso di coloranti", nonché, sottolinea la Nestlé sul suo sito, il risultato della "collaborazione tra i centri GlobalR&D di Barry Callebaut, con sede in Francia e in Belgio, la Jacobs University e l’esperienza manifatturiera del produttore svizzero Barry Callebaut".

Quanti anni ci sono voluti per creare il cioccolato rosa?

Ci sono voluti dieci anni di studi per mettere a punto di un metodo innovativo, con il quale Callebaut è riuscito a "liberare dalle fave" le proprietà che contraddistinguono Ruby.

Perché si chiama 'Ruby'?

"I suoi ideatori - si legge ancora - hanno pensato che, a guardarlo, ricorda il rubino e a questo deve il suo nome originale, ma 'Ruby' è già stato ribattezzato da molti come 'il cioccolato rosa' o di 'quarta generazione'".