Come evitare che lo ‘stress da vacanza’ vi rovini le ferie

Ansiosi per la “preparazione delle valigie”?

Agitati per la prenotazione di volo + albergo all'ultimo momento?

Preoccupati per il budget a disposizione?

In apprensione per i bagagli?

Terrorizzati dal trauma del rientro al lavoro?

Se lo 'stress da vacanza' rischia di rovinarvi le ferie, non fatevi prendere dal panico e cercate di seguire alcuni consigli qui di seguito.

“All’inizio sembra di non potere partire e alla fine sembra di non potere ricominciare”, ha spiegato a Espresso Communication Marina Osnaghi, prima Master Certified Coach in Italia, ricordando che “la frenesia della partenza e la tristezza del ritorno sembrano una storia infinita che si ripete ogni estate. I cicli che compongono le attività quotidiane, conditi da pensieri legati agli insuccessi lavorativi o ai fallimenti aziendali, diventano addirittura un incubo con l’approssimarsi di una pausa lavorativa”.

Ecco i consigli per 'salvare' le ferie e godersi la vacanza:

PRIMA DI PARTIRE

Gestire il senso di urgenza ponendosi cinque domande in grado di facilitare la partenza: cosa posso sospendere? Cosa posso delegare ad altri? Cosa devo fare subito? Quello che penso di dovere fare subito, è veramente necessario ora? Posso intavolare una negoziazione?

Fare una lista di quello che si farà al ritorno.

Chiudere ufficialmente tutti i cicli ed aprire il 'file vacanza'.

DURANTE IL VIAGGIO

Completare i compiti strettamente necessari nei momenti più ideali e al minimo penalizzanti.

Fare le telefonate da posti comodi. In una stanza fresca con un bel panorama, oppure durante una passeggiata in riva al mare in un momento di quiete.

Tenere conto che si presenterà naturalmente un momento in cui il rilassamento farà emergere la depressione. Parliamo della 'Sindrome Generale di Adattamento' che si manifesta attraverso tre fasi: la reazione di allarme mette l’individuo nella miglior condizione di combattimento o fuga, la resistenza o l'adattamento e, infine, l’inevitabile esaurimento, che conduce alla depressione dopo il picco di resistenza acuta che si ha prima delle ferie.

RIENTRO AL LAVORO

Se una settimana prima si comincia a pensare che si deve tornare, è bene cercare di distrarsi con qualcosa di piacevole e rimandare l’apertura del ciclo del ritorno.

L’ultimo giorno passare in rassegna le gioie della vacanza.

Ma se la tristezza continua, pensare a cosa c’è di positivo nella vita di tutti i giorni che motiva a viverla e poi concentrarsi su un fatto piacevole.