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Addio a Stephen Hawking, chi era il grande astrofisico della ‘Teoria del Tutto’

“Era un grande scienziato ed un uomo straordinario il cui lavoro vivrà ancora per molti anni. Il suo coraggio e la sua perseveranza con la sua genialità ed il suo umorismo hanno ispirato persone in tutto il mondo”. Così i figli del grande astrofisico britannico Stephen Hawking - Lucy, Robert e Tim - hanno ricordato il padre “adorato” scomparso oggi a Cambridge a 76 anni.

“Una volta disse - hanno aggiunto - 'Un universo non sarebbe molto, se non fosse la casa delle persone che ami'. Ci mancherà per sempre”.

Nato a Oxford l'8 gennaio del 1942 - “esattamente 300 anni dopo la morte di Galileo”, come riportato sulla pagina ufficiale dedicata al fisico, cosmologo e matematico di fama internazionale - Hawking ha studiato prima ad Oxford e poi a Cambridge, dove poi ha insegnato per 30 anni.

Per i suoi studi rivoluzionari - ha ipotizzato insieme a James Hartle la teoria dello stato senza confini (o lo 'stato di Hartle-Hawking') ed è stato tra i maggiori esperti di gravità, cosmologia quantistica e buchi neri - ha ricevuto numerosi riconoscimenti, come, ad esempio, la nomina alla Royal Society, nel 1974, ad appena 32 anni. Ha ispirato il film del 2014 diretto da James Marsh “La Teoria del tutto”.

Da anni soffriva di sclerosi laterale amiotrofica, nel 1964 i medici gli diedero non più di tre anni di vita, ma la malattia è poi progredita più lentamente rispetto al previsto.

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“Per quanto difficile possa essere la vita, c'è sempre qualcosa che è possibile fare. Guardate le stelle invece dei vostri piedi”, Stephen Hawking.

P. S.

Lo sapevate che Hawking è 'apparso' anche in alcune puntate dei 'Simpson', così come in 'Futurama' e in un episodio del 1993 di 'Star Trek'?