Che sia un appuntamento di lavoro o un aperitivo tra amici, in vista di una partenza o per una cena, chiunque conosce almeno un amico, un parente o un collega che potrebbe essere definito un "ritardatario cronico". Ma perché alcune persone sono sempre in ritardo? Si tratta di una patologia o è solo una cattiva abitudine?
Pur non rientrando tra le psicopatologie, come ha spiegato a 'Le Figaro' la psicologa francese Alexandra Rivière-Lecart, membro dell'Associazione francese di terapia cognitivo-comportamentale, arrivare sempre in ritardo è una tendenza che rileva un problema comportamentale.
"Ci troviamo - ha spiegato l'esperta - in presenza di persone che non possono fare a meno di essere in ritardo ed il cui comportamento ha un impatto diretto sulle loro vite. Potrebbe essere patologico".
Alla base di questa tendenza ci sarebbero delle cause sia pragmatiche - come, ad esempio, la difficoltà di sentire il suono della sveglia perché si è troppo stanchi - che psicologiche.
Certe persone, ha precisato la psicologa, non terrebbero conto dei tempi di spostamento ed il comportamento di alcuni ritardatari ne rivelerebbe una certa immaturità.
Altri, invece, accumulano ritardo nel tentativo di ottimizzare i loro tempi. "Se gli restano cinque minuti prima di uscire non sceglieranno mai di muoversi prima, ma inizieranno a fare altro, così da sfruttare quel momento".
La psicologa ha ricordato, infine, che certe persone arrivano inconsciamente in ritardo per mettere alla prova l'altro e testarne il legame affettivo.
