Roma, 50 capolavori di Botero in mostra al Vittoriano

Il peso della materia e la morbidezza delle forme, l'imponenza fisica e la delicatezza del dettaglio.

Anche se non servono parole per descrivere le opere di Fernando Botero, la sua arte sprigiona un'energia travolgente, ma, al tempo stesso, i suoi quadri e le sue sculture con i loro equilibri riescono ad accogliere lo spettatore, ospitandolo in uno spazio tanto poetico quanto originale.

A Roma, fino al prossimo 27 agosto, al Complesso del Vittoriano – Ala Brasini, sarà possibile ammirare 50 suoi capolavori in una mostra - organizzata e co-prodotta da Gruppo Arthemisia e MondoMostreSkira e curata da Rudy Chiappini in stretta collaborazione con l’artista - che si presenta come la prima grande retrospettiva della sua opera in Italia.

Botero: Cerco di dare personalità a quello che dipingo

Un coinvolgimento creato dalle sue figure 'a tutto tondo', quasi atemporali, che con armonia si rivolgono direttamente al pubblico.

L'attenzione formale si fonde con la grazia stilistica, generando una dimensione tanto realistica e autentica quanto immaginaria, nata da idee, memorie e valori radicati e rielaborati dal pittore e scultore di origine colombiana.

“Quando dipingo una mela o un’arancia - ha spiegato lui stesso - so che si potrà riconoscere che è mia e che sono io che l’ho dipinta, perché quello che io cerco è di dare a ogni elemento dipinto, anche al più semplice, una personalità che viene da una convinzione profonda”. E questo vale sia per le 'Nature morte' che per altri capolavori.

In mostra a Roma capolavori provenienti da tutto il mondo

Il linguaggio ridondante di Botero lo si ritrova anche nella sezione delle 'Sculture', dove prevale la plasticità volumetrica della forma, così come nelle 'Versioni da antichi maestri', in cui la sua cultura latino-americana si riesce a coniugare perfettamente con quella occidentale.

Si potranno ammirare opere realizzate da Botero tra il 1958 ed il 2016

Tanto la religione quanto la politica occupano un ruolo molto importante nell'impegno pittorico del maestro colombiano e, anche in queste opere, le luci e i colori utilizzati ne esaltano l'espressività, risaltandone i dettagli.

Memoria, nostalgia, armonia, equilibrio e prorompenza al centro dell'esposizione al Vittoriano

L'efficacia perfetta del corpo e della sua narrazione si trova nei 'Nudi': da “Adamo ed Eva” a “Il bagno” l'artista ha la capacità di mettere in sintonia l'osservatore, e le sue emozioni, con le immagini che scaturiscono dal suo estro. Sono le sue opere a raccontare e descrivere il mondo da lui rielaborato interiormente e poi tradotto.

“Credo molto nel volume, in questa sensualità che nella pittura suscita piacere allo sguardo. Un quadro è un ritmo di volumi colorati dove l’immagine assume il ruolo di pretesto”, Fernando Botero.