Le paure degli italiani: in testa crisi economica e immigrazione

La crisi economica e l'immigrazione restano le più grandi fonti di preoccupazione per gli italiani. In netto calo rispetto al 2015 le minacce legate al terrorismo islamico, mentre populismi e crisi europea preoccupano meno del 10 per cento degli intervistati. E' quanto emerge dal sondaggio commissionato da Ispi e Rainews24 e realizzato da Ipsos su un campione di oltre mille interviste effettuate tra il 26 e il 27 settembre.

Se la crisi economica, pur avendo subito un sensibile calo rispetto alla scorsa primavera, spaventa il 40% degli intervistati, il tema immigrazione è sceso rispetto al picco di due anni fa, preoccupando attualmente il 24% degli italiani.

Sul fronte della politica estera, gli italiani sono decisamente preoccupati dalle scelte e dai toni del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ritenendolo un fattore di instabilità mondiale.

Alla domanda “Nove mesi dopo il suo insediamento, come valuta la presidenza di Donald Trump negli Stati Uniti?” solo il 15% ha risposto “E' un esempio da imitare per rimettere al centro gli interessi dei cittadini contro i poteri forti”. La maggior parte, il 55%, è invece convinta che sia “un fattore di instabilità mondiale”.

A spaventare gli italiani è anche la Corea del Nord: per quasi due terzi degli intervistati il rischio che le tensioni relative al programma nucleare e missilistico del regime nordcoreano si trasformino realmente in un vero e proprio conflitto tra potenze nucleari è percepito come reale.

Ma chi è responsabile delle maggiori tensioni internazionali intorno alla Corea del Nord? L’85% ritiene che sia Kim Jong-un, aggiungendo, inoltre, che il programma nucleare di Pyongyang deve essere fermato assolutamente.