Blu Tiffany: storia di un colore molto ‘prezioso’

Il Blu Tiffany è più di un colore, è l'essenza stessa di un brand, che dalla prima metà del 1800 è diventato sinonimo di eleganza e raffinatezza. Chiunque veda questo colore non stenta sicuramente a riconoscerlo e ad associarlo subito alla nota azienda newyorkese famosa in tutto il mondo per i suoi splendidi gioielli.

Blu Tiffany: quando un colore rappresenta l'essenza di un brand

Secondo la 'leggenda' a scegliere questo tono di blu fu proprio il gioielliere Charles Lewis Tiffany (tra i fondatori dell'azienda) vista la popolarità del turchese nei gioielli del XIX secolo. Secondo altre fonti, invece, Tiffany avrebbe optato per questa nuance solo dopo avere visto un dipinto dell'imperatrice francese Eugenia de Montijo, moglie di Napoleone III, ritratta con un sontuoso abito bianco e blu. Secondo il gioielliere le sfumature del blu nel quadro sarebbero state presto molto apprezzate dal pubblico.

Il Blu Tiffany diventò un grande successo in poco tempo, tanto da essere utilizzato sia per il padiglione del brand all'Esposizione universale di Parigi del 1889 che per le copertine dei primi cataloghi e per l'inconfondibile packaging.

Nel 1998 - oltre un secolo dopo la sua 'nascita' - il colore Blu Tiffany venne registrato ufficialmente e, in seguito, Pantone decise di standardizzare la tonalità a tutti gli effetti.

Ancora oggi il Blu Tiffany vanta una grandissima fama a livello internazionale. Per un recente "Pesce d'Aprile" l'azienda ha persino scherzato sui social annunciando di avere cambiato colore, passando al giallo... In meno di 24 ore dalla pubblicazione della fake news il profilo Instagram del brand è stato invaso da migliaia di messaggi sconvolti e contrari alla scelta 'rivoluzionaria'. Il giorno dopo è arrivata la smentita e tutti i fan del Blu Tiffany hanno potuto tirare un sospiro di sollievo!