Dal fondente al latte, alcune curiosità sul cioccolato

Al latte o fondente, semplice o ripieno, italiano o straniero, per gli appassionati di cioccolato ogni momento è buono per gustarne un quadretto, o - se siete particolarmente golosi - due, tre, quattro, cinque...

Che siate amanti delle tavolette, della fonduta o della mousse di cioccolato, il suo gusto resta comunque unico, anche se ne esistono diverse varietà e tantissime rivisitazioni.

Questo alimento, derivato dai semi della pianta di cacao, ha anche origini molto antiche. Gli aztechi lo consideravano addirittura un potente afrodisiaco, tanto che l'imperatore Montezuma avrebbe bevuto ogni giorno diverse tazze di una bevanda a base di cioccolato per non avere, appunto, problemi per quanto riguardava la sfera sessuale. Proprio gli Aztechi avrebbero usato i semi di cacao anche come moneta.

Ma prima dei Maya e degli Aztechi, a coltivare le piante di cacao e mangiarne i semi furono gli Olmechi, una civiltà precolombiana che visse nell'America centrale.

Oggi, i principali produttori di cacao - il nome scientifico della pianta è Theobroma cacao ('Cibo degli Dei') - sono: Costa d'Avorio (per oltre il 35%), Ghana e Indonesia.

E mentre la barretta di cioccolato più pesante che sia mai stata realizzata pesava quasi sei tonnellate, per l'esattezza 5.792 chilogrammi, ed è stata prodotta nel Regno Unito, la più grande in assoluto superava i 142 metri quadrati, ed è stata preparata in Slovenia nell'aprile del 2016 (secondo dati dello stesso anno).

Esiste anche un'organizzazione internazionale, l'International Cocoa Organization – ICCO, di cui fanno parte sia Paesi produttori che consumatori di cacao. Ha sede a Londra ed è stata istituita nel 1973 per mettere in atto il primo Accordo internazionale sul cacao, che è stato negoziato a Ginevra.